Al Palazzo Columbia – Parlamento (così denominato per essere stato prescelto negli anni 1865-
1871 come punto di riferimento dai parlamentari della Camera del neonato Regno d'Italia), ma
meglio noto a tutti come Hotel Bernini, è stato presentato un progetto innovativo usufrubile da tutti
alla pagina web https://www.atliteg.org/.
Sintetizzato nell'acronimo AtLiTeg, l'Atlante della lingua e dei testi della cultura gastronomica
italiana dall’età medievale all’Unità è il risultato di uno studio fondato su basi scientifiche e che ha
visto la partecipazione dell’Università per Stranieri di Siena, dell’Università degli Studi di Salerno,
dell’Università Federico II di Napoli e dell’Università di Cagliari.
I 14 studiosi coinvolti nella ricerca hanno esaminato oltre ottanta testi collocati nell'ampio spazio di
circa sei secoli – appunto dal Medioevo all'Unità d'Italia – aventi una qualche attinenza con il cibo
e, più i generale, con la cucina. Sono stati dunque accuratamente esaminati ricettari, inventari,
resoconti e comunque tutte quelle fonti scritte che a diverso titolo hanno affrontato nel tempo
l'argomento "cibo" e "cucina".
L'ambizioso progetto, come è dato leggere nell'apparato introduttivo del sito web, "si propone di
ricostruire, in prospettiva filologica, storico-linguistica, lessicologica e lessicografica, la storia e la
geografia dei testi e della lingua italiana del cibo dal Medioevo all’Unità (...) si tratta infatti del
periodo più ricco di incroci, di suggestioni, di realtà distinte eppure convergenti in forza di rapporti
reciproci, ma anche quello che ancora presenta maggiori zone d’ombra riguardo alle tradizioni dei
testi, ai centri di produzione, al lessico".
Le linee guida del Progetto si snodano attraverso l’accertamento delle fonti, chiarendo le tradizioni
testuali ma anche per il tramite di edizioni filologicamente attendibili; l'indagine sugli autori, sui
centri di produzione e sulle tipologie dei testi, per così giungere alla realizzazione di un vocabolario
della lingua del cibo pre-unitaria, necessario per fornire osservazioni sulla lingua, sulle etimologie,
sui lemmi per terminare con la realizzazione di una mappa geografica dinamica e sistematica della
terminologia gastronomica.
Dopo i saluti del presidente Aset, Leonardo Tozzi, il quale ha illustrato i motivi che hanno spinto a
realizzare l'evento, hanno fatto seguito diverse relazioni a cura di alcuni studiosi che hanno lavorato
al progetto.
La professoressa Giovanna Frosini, coordinatrice di AtLiTeg e referente dell’unità di ricerca
dell’Università per Stranieri di Siena, ha illustrato il portale nella cui home page sono illustrate
diverse voci (il progetto – corpus – vocabolario – atlante – attività e pubblicazioni – terza missione)
dalle quali, per il tramite di menù a tendina, è possibile accedere ad ulteriori sotto categorie.
Ciò che soprende è la facilità di consultazione dello strumento che non richiede alcuno sforzo
essendo estremamente intuitivo: gli argomenti sono raggruppati in ordine logico e, in pochi attimi, è
possibile avere un quadro completo dell'ampiezza dell'opera.
Ulteriori argomenti trattati dalle studiose Valentina Iosco e Chiara Murru sono state,
rispettivamente, la storia della lasagna ed il connubio arista e patate e non è un caso perché, al
termine dell'esposizione, ha fatto seguito un incontro culinario nella buvette dell'Hotel Bernini ove i
citati piatti sapientemente realizzati sono stati offerti ai partecipanti, accompagnati da alcuni vini
dell'Azienda Agricola Tamburini.
Non è mancato ovviamente il caffé (offerto dalla Torrefazione Caffè Negro) e due tipologie di
panettone, classico e farcito, offerto dal Maestro di arte bianca Pasquale La Rossa, prodotti culinari
che, al pari delle due precedenti portate, sono stati oggetto di altrettante relazioni.
In un ultimo intervento, a cura della docente Monica Alba, e dal titolo "il Vocabolario storico della
lingua italiana della gastronomia" è stato affrontato un argomento che potremmo definire centrale
del Progetto: e ciò in quanto investe il tema essenziale della ricerca, la propria ragion d'essere. Lo
scopo primario, infatti, è stato quello di ricostruire la storia, dalle origini fino alla seconda metà del
XIX secolo, di un selezionato numero di voci italiane del cibo ricavate dai testi della banca dati e
contenute nell'AtLiTeG.
Un'opera importante, sotto il profilo storico-linguistico in primis, soprattutto perché in continua
evoluzione e suscettibile di miglioramento; le schede di cui si compone, oltre ad essere oggetto di
accurata revisione e pefezionamento, non rappresentano un numero chiuso ma, con il progredire
della ricerca, potrebbero condurre a risultati sempre più sorprendenti, ma altrettanto importante
perché, seppur fondata su base accademica, si presenta come un'opera al contempo divulgativa ed
aperta ai più.
P.S Si ringrazia il Nostro collaboratore Francesco Alunno, e Rosanna Mannarino, che hanno partecipato all'incontro di presentazione di AtLiTeg per il Blog L'Edera Divina, e ringraziamo l'organizzazione, per averci dato l'opportunità di partecipare all'incontro.
Hotel Bernini, Firenze